LABORATORIO SORDITÀ | GIUGNO 2018
Il laboratorio sulla sordità intende fornire ai partecipanti alcune competenze e conoscenze di base per accedere ad una nuova dimensione comunicativa – che utilizzi il canale visivo-gestuale anziché quello acustico-vocale – e alla sordità. In Italia, come in altri paesi, le persone sorde, anche se educate al linguaggio parlato, comunicano tra loro tramite una forma di comunicazione visivo-gestuale diversa da quella acustico-verbale degli udenti. Questa forma di comunicazione non è una mimica o una pantomima ma una vera e propria lingua, con caratteristiche molto complesse: la Lingua dei Segni.
Nel corso del laboratorio sono state analizzate situazioni concrete dell’interazione degli operatori con i visitatori (sordi e non). Agli operatori è stata offerta una panoramica su che cosa è la sordità, quali sono le sue cause e le tipologie. Sono state analizzate alcune barriere comunicative che impediscono lo scambio di conoscenze e informazioni. Sono state approfondite alcune strategie da mettere in atto per garantire anche alle persone sorde di visitare e fruire di un museo o di uno spazio d’arte: spesso piccoli accorgimenti in grado di rendere la visita un’esperienza completa.
Il laboratorio ha permesso agli operatori di conoscere il mondo della sordità, e iniziare ad immergersi nella comunicazione con le persone sorde per favorire l’accessibilità degli spazi del centro e la fruizione delle mostre temporanee dello spazio espositivo.
LABORATORIO DISABILITÀ VISIVE | LUGLIO 2018
Il laboratorio sulle disabilità visive intende fornire ai partecipanti una panoramica sulle tipologie di disabilità visive, ponendo l’accento sulla molteplicità. Nell’immaginario comune la persona cieca è quella con il bastone bianco e qualche volta con il cane guida. E l’ipovedente? Una parola molto spesso sconosciuta, entrata nel vocabolario italiano relativamente da poco. La legge 138/2001 ci permette di classificare l’ipovisione come grave, medio grave e lieve e la cecità come totale e parziale: non esiste infatti una sola disabilità visiva.
Nel corso del laboratorio sulle disabilità visive sono state analizzate situazioni concrete dell’interazione degli operatori con i visitatori ciechi e ipovedenti. Agli operatori è stata offerta una panoramica sulle tipologie di disabilità visive per offrire loro un vocabolario comune sul tema: non solo la persona cieca ma anche il mondo dell’ipovisione, che comprende una serie di compromissioni della vista differenti che mettono in condizione l’operatore di far fronte a difficoltà variegate.
Gli operatori hanno potuto colmare le loro curiosità sulla percezione che le persone cieche e ipovedenti hanno delle strutture museali, dell’arte e più in generale della cultura: conoscere la realtà delle persone con disabilità visive ha permesso loro di relazionarsi alla disabilità con meno timore, superando i luoghi comuni e le resistenze che spesso si hanno verso ciò che non si conosce.